E Le Stelle Ci Stanno A Guardare

ven16giu20:45ven22:45E Le Stelle Ci Stanno A Guardare20:45 - 22:45(GMT+02:00) Tipo di eventoEvento Musicale

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Dettagli

Dialogo e suggestioni musicali tra noi e il cielo, nei personaggi di Italo Calvino e nelle immagini delle alte quote dolomitiche.
Voci narranti Lorenza Rizzato e Cristian Zorzi
Riprese fotografiche di Antonio Riva Barbaran
Tastiera Alessandra Vignato
Questo percorso musicale, poetico, letterario e fotografico vuole rivolgere il suo sguardo all’ultramondo dove il microscopico e il macroscopico si fondono, nell’opera di Calvino, per rappresentare il sublime matematico di Kant.
È un viaggio negli interminati spazi delle architetture celesti ed umane, senza rive e senza confini, per ammirare il cielo in tutte le sue più belle acconciature:

– l’“en plein air” delle nuvole: << Vanno, vengono, ogni tanto si fermano, e quando si fermano sono nere come il corvo, sembra che ti guardano con malocchio…>> (F. De Andrè);
– la pallida luna di pomeriggio: <<La luna di pomeriggio nessuna la guarda, ed è quello il momento in cui avrebbe più bisogno del nostro interessamento, dato che la sua esistenza è ancora in forse>> (Palomar, Calvino);
– i pianeti con le loro personalità: <<Marte, imperioso ma perplesso e tossicchiante; Saturno, emozionante e bianchissimo, così diverso da tutti gli altri; Giove, lussuoso e sfavillante di gioielli con i suoi numerosi anelli rinascimentali>> (Palomar, Calvino)
– le costellazioni: <<Quando c’è una bella notte stellata, il signor Palomar dice: – Devo andare a guardare le stelle – Dice proprio: – Devo, – perché odia gli sprechi e pensa che non sia giusto sprecare tutta quella quantità di stelle che viene messa a diposizione.>> (Palomar, Calvino)

Per concludere:
la vita è come un libro, << La pagina ha il suo bene solo quando la volti e c’è la vita dietro che spinge e scompiglia tutti i fogli del libro >> (Calvino, finale de “Il cavaliere inesistente”)
Abbiamo bisogno di scienza e umanesimo assieme, e Calvino può insegnare ai giovani a scompigliare le pagine della loro vita mantenendo comunque questi due occhi diversi sempre perfettamente in asse.

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